L’opera italiana in Tunisia per un ambizioso progetto di cooperazione culturale fra i Paesi del Mediterraneo.
Oltre cinquemila spettatori al Teatro Romano di Cartagine per il Gran Galà dell’Opera Lirica Italiana, concerto organizzato dal Luglio Musicale Trapanese che ha concluso la cinquantacinquesima edizione del Festival Internazionale di Cartagine. Un viaggio musicale fra i capolavori del melodramma italiano con le sinfonie, le arie e i cori che hanno disegnato la storia dell’opera lirica diffondendo nel mondo la cultura musicale italiana. E Teatro.it, che per il terzo anno affianca come media partner il Luglio Trapanese, è ben lieto di testimoniare questa nuova affermazione (Qui la Pagina dedicata al Festival Lirico Trapanese).
Musica sotto le stelle di Cartagine
La serata di gala, sotto le stelle di Cartagine, si è aperta con gli inni della Tunisia e dell’Italia; poi un programma che ha attraversato oltre un secolo di repertorio, con le musiche di Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni, Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Ruggero Leoncavallo.
Quattro i solisti in scena: il soprano Francesca Sassu, il mezzosoprano Valeria Tornatore, il tenore Rosario La Spina, il baritono Giuseppe Garra, accompagnati dall’orchestra e dal coro del Luglio Musicale Trapanese. Sul podio il direttore Andrea Certa, maestro del coro Fabio Modica.
Dal Nabucco al Trovatore, dai Pagliacci alla Cavalleria rusticana, dalla Manon Lescaut al Rigoletto, dalla Norma alla Turandot, la musica italiana ha emozionato e coinvolto il pubblico raccolto sulle gradinate dello storico monumento romano. Erano presenti, fra gli altri, il ministro per gli affari culturali tunisino Mohamed Zine El Abidine, l’ambasciatore d’Italia a Tunisi Lorenzo Fanara, l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America Donald Blome, l’ambasciatore di Russia Sergey Nikolaev e l’ambasciatore di Serbia Nikola Lukic.
La musica unisce i popoli
Si tratta di un evento inserito nell'ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera «Medithéâtres - Grande musique dans les anciens théâtres mediteranéens». Il nome Medithéâtres è un acronimo di Med(iterraneo), IT(Italia e Tunisia) e Théâtres: l’idea è quella di creare un polo d'eccellenza nell'ambito della musica lirica e sinfonica dell'intero Mar Mediterraneo, con l’obiettivo di costruire una simbiosi che già esiste nella teoria e nella storia, ma che in tal modo diventerà un'offerta turistico-culturale integrata, a partire dai siti di interesse storico in Sicilia e in Tunisia.
«Il progetto ha una forte connotazione che va oltre il profilo della cooperazione transfrontaliera. – ha dichiarato Giovanni De Santis, direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese (Qui l'intervista al Direttore De Santis) –. Partiamo dalla cultura che per noi chiaramente è la stella polare, ma ad essa vogliamo abbinare anche un modello di progetto economico-imprenditoriale turistico, legato alla produzione dell'opera lirica: in un momento storico in cui si parla troppo di separazioni, la nostra visione del Mediterraneo è quella di un unico continente fatto di mare e di terra, di opera lirica e musica sinfonica da mettere in scena nei teatri di pietra del Mediterraneo; la musica unisce i popoli».
Un progetto di cui l'Ente Luglio Musicale Trapanese è capofila, in partnership con il distretto turistico della Sicilia Occidentale, gli Amici della musica di Trapani per la parte italiana, ed il Teatro dell’Opera di Tunisi, l’Orchestra dell'Opera di Tunisi e l'Agence de Mise en Valeur du patrimoine et de Promotion Culturelle, facente capo al Ministero degli Affari Culturali della Tunisia e CONECT, organizzazione di categoria degli imprenditori tunisini.
Il progetto vede tra i partner istituzionali il MiBACT, l’ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi, che sono stati promotori della rassegna La settimana dell'opera italiana in Tunisia, strettamente collegata con il progetto Medithéâtres.